Storie di ordinaria creatività: le Pringles

La storia delle Pringles ebbe iniziò nel 1956, quando la Procter and Gamble assegnò al chimico Fredric J. Baur il compito di sviluppare delle nuove patatine economiche, poco unte e che non si sbriciolassero nel pacchetto.

Dopo due anni di prove, utilizzando anche i supercomputer, Baur trovò la soluzione. La celeberrima forma a paraboloide iperbolico garantisce che le Pringles rimangano in posizione durante l’imballaggio e che non si rompano quando vengono impilate l’una sull’altra all’interno di un apposito tubo colorato.

Ma non finisce qui, anche la modalità di degustazione è decisamente creativa. Infatti, per assaporare le Pringles si deve poggiare sulla lingua la parte convessa (che è l’unica salata), in questo modo, chiudendo la bocca, si genera l’inconfondibile scrocchio.

Il geniale Baur ha voluto suggellare per sempre il proprio legame con la sua invenzione disponendo di essere cremato e sepolto all’interno di un tubo di Pringles, come di fatto è avvenuto nel 2008!

#businessecreatività

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