Docente, Insegnante, Addestratore, Precettore, Trainer, Professore, Istitutore, Maestro, Guru… comunque lo si voglia chiamare, il Formatore ha il compito e la responsabilità di trasferire le proprie conoscenze ai suoi allievi.
Per far bene questo meraviglioso mestiere, il Formatore deve avere tre caratteristiche:
- Conoscere a fondo l’argomento
- Comunicare con efficacia e passione
- Stimolare la curiosità e la voglia di imparare
Ma soprattutto deve creare un clima di fiducia per favorire l’apprendimento e ridurre le resistenze, trasformando autorità, competitività e conflitto in autorevolezza, complicità e collaborazione.
Io sono un Formatore autodidatta che ha avuto la fortuna e il privilegio di iniziare ad “insegnare” piuttosto presto dando ripetizioni di materie scolastiche e universitarie a ragazzi più giovani, per poi proseguire come docente di musica e approdando infine al mondo del “corporate training”.
In questi anni ho imparato moltissimo, probabilmente molto più di quanto io abbia insegnato, e ho sintetizzato in 10 punti le mie regole d’oro del bravo Formatore.
- Comunica con chiarezza e semplicità
- Ascolta e mettiti nei panni degli altri
- Stimola la partecipazione e l’interattività
- Completa sempre la teoria con esempi pratici
- Sii naturale e usa il tuo stile
- Insegna i segreti del mestiere
- Trasmetti la passione per il tuo lavoro
- Sii al tempo stesso organizzato e creativo
- Verifica che gli altri apprendano
- (LA PIÙ IMPORTANTE DI TUTTE) Non smettere mai di imparare
Sono assolutamente convinto che “insegnare”, più che un mestiere, sia un’arte e una missione in cui ci si mette continuamente in gioco con l’obiettivo ambizioso e molto appagante di migliorare se stessi e gli altri.
Se non l’avete mai fatto, dovete provare, basta individuare qualcosa che conoscete bene e qualcuno disposto ad ascoltarvi… iniziate così, quasi per scherzo, e poi chissà, magari vi troverete a farlo per professione, come è capitato a me!
2 Commenti. Nuovo commento
Mi trovo perfettamente d’accordo con la metodologia utilizzata da MultiOlistica e sul suo approccio creativo nell’ambito della formazione. In tutti i punti riportati nel “Decalogo del Formatore” trovo una sequenzialità che mostra chiaramente che nessuno di essi può prescindere dal precedente e dal successivo: tutti questi elementi concorrono, indistintamente, a rendere la formazione efficace. Ho sempre ritenuto che non sia solo “ciò che si sa” a fare di un individuo un formatore ma il “come lo si trasmette”. A prescindere dai contenuti da trattare è fondamentale che ogni formatore trovi un proprio stile di conduzione che possa diventare una sorta di firma che lo contraddistingua e lo renda riconoscibile, come fanno i pittori con i loro quadri, rispetto al panorama formativo attuale ormai fin troppo sfruttato.
Mi ha fatto molto piacere leggere un articolo che considera un’arte ed ancor di più una missione questo nostro meraviglioso mestiere.
Credetemi, in questo nostro mondo, la cosa più appagante è sapere che qualcuno, meglio ancora se è un giovane, userà ciò che stai trasmettendo per nutrire il suo pensiero ed aprirsi a nuovi orizzonti, anche se divergenti.
Ebbene, se è davvero questa la missione allora per il formatore le 10 regole, statene certi, verranno da se e così questa arte sarà sempre vincente.